RACCONTI SPAVENTOSI PRIMA DI DORMIRE  2012

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Concorso “Racconti Spaventosi Prima di Dormire” - anno 2012 -

Racconto 1° classificato “Il diavolo al mulino de Pol”
di
Francesca Baldovino - anni 8 - Torino

IL DIAVOLO AL MULINO DE POL


C’era una volta, e meno male che non c’è più, un mugnaio di nome Cedric.
Un giorno, parliamo di più di cento anni fa, gli si presentò un signore vestito elegantemente. Cedric si stupì. Il suo mulino sulla strada che congiunge Antagnod a Pilaz, era meta soltanto di montanari, che portavano i loro sacchi di grano o di segale e tornavano a ritirare la farina.
Ma ciò che più stupì Cedric fu lo sguardo di quell’uomo, che, senza dire una parola, se ne andò come era venuto.
Fatto sta che, dopo quella visita, al mulino incominciarono ad accadere fatti strani.
La macina si fermava senza alcuna ragione e non riprendeva a girare se non quando lo decideva lei. Una volta la farina uscì dalla macina tutta nera e a Cedric non rimase che buttarla.
Fu così che in quei paesini di montagna si cominciò a sussurrare che il mulino de Pol fosse abitato da un diavolo. C’era chi giurava di aver visto uscire del fumo dal mulino e che quelle spire di fumo assumevano la forma di lunghe braccia con due mani artigliate.
Quel che è certo è che si cominciò a dire che il diavolo si tratteneva una buona parte della loro farina. Così quei poveri montanari, anziché portare i loro sacchi al mulino de Pol, se li caricavano in spalla e li portavano fino al mulino di Pilaz, Una bella faticaccia in più!
Qualcosa di vero all’origine di questa, come di ogni leggenda, ci deve pur essere.
Di vero c’era che Cedric non era un mugnaio onesto. Per ogni sacco di grano, di segale o di avena tratteneva per sé più farina di quanta gli era dovuta: insomma ingannava quei poveri montanari. Non che in questo modo si arricchisse, doveva pur vivere anche lui con moglie e quattro bambini. Però la coscienza un po’ gli rimordeva. Forse di quella strana apparizione, di quello sguardo severo c’era stato bisogno per ricordargli le sue cattive azioni.
Chissà che la farina diventata nera e buttata volesse fargli vedere che quello che si ottiene con l’inganno e viene tolto ingiustamente ai poveri fa sempre una brutta fine.
La macina poi, che girava o si fermava a proprio piacimento, stava a indicare che essa non voleva farsi sua complice. Girava per produrre la farina da consegnare a chi spettava, si fermava se si trattava di macinare la farina che veniva sottratta.
Che ad agire fosse il diavolo risultò un comodo pretesto per Cedric per far tacere la sua coscienza, per i montanari fu l’occasione per rivolgersi ad un mugnaio più onesto, anche se ciò comportava una fatica in più. Tanto loro alla fatica erano abituati!
Oggi il mulino de Pol è un rudere avvolto dai rovi e dalle erbacce. Dalla cascata a fianco continua a scendere un’acqua limpida e zampillante. Eppure c’è ancora qualcuno che dice di aver udito, passando lì accanto, una risata o meglio un ghigno satanico e questo è successo anche a me.
Secondo voi, era il diavolo? Non si sa, ma ad Antagnod il diavolo gira, ricordatevelo sempre!

 

Concorso “Racconti Spaventosi Prima di Dormire” - 2012

Elenco premiati

1) - Il diavolo al mulino del Pol – di Francesca Baldovino – anni 8 (Torino)
2) - Il segreto della famiglia Hardcastle – di Anita Ascheri, Lea Andrea Patrevita, Ludovica Sannazzaro - anni 11 (Occimiano)
3) - Il museo stregato – di Matilde Mazzucco – anni 10 (Rosignano)
4) - Strani fenomeni a Villa Frezet – di Anna Baldovino – anni 10 (Torino)
5) - Sam il boscaiolo fantasma – di Luca Mosso – anni 10 (Rosignano)
5) - Misteri inquietanti a Duecase – di Andrea Mussano – ani 11 (Casale M.)
6) - Uno strano essere – di Olga Gino – anni 12 (Roncaglia )
6) - Una notte di paura – di Carlo Gasparolo – anni 10 (Cellamonte)
 

 

La vincitrice Francesca Baldovino il Sindaco Piero Coppo e Paolo Testa
 

I dicitori Vilma Durando e Paolo Testa