CONFERENZE "INCONTRI TRA SCIENZA E ARTE"  2016

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COMUNE di TREVILLE / BIBLIOTECA CIVICA “GIUSEPPE SPINA”

INCONTRI FRA ARTE E SCIENZA

Ciclo di conferenze presso la COLLEZIONE CIVICA “MARIO SURBONE”

Casa Devasini,  Via Roma 6,  Treville (AL)

Ingresso libero

 

Domenica 7 agosto 2016 (ore: 17,30 - 19):   Paolo Ricci  (Fisico nucleare, Docente al Politecnico di Losanna):

“Come possiamo accendere una stella sulla Terra per produrre energia?”

 

Domenica 21 agosto 2016 (ore: 17,30 - 19) : Marco Spinoglio (Architetto, Docente al Liceo Artistico “Cottini” di Torino):

“Nuovi paesaggi dell’architettura contemporanea”

 

Domenica 28 agosto 2016 (ore: 17,30 - 19) : Francesco Poli (Saggista, Critico d’arte, Docente all’Université Paris 8):

“Artisti superstar. Il mercato dell’arte contemporanea”

 

Sabato 3 settembre 2016 (ore: 17,30 - 19):    Philippe Bridel (Filologo classico, Archeologo):

“Parole del Passato. Brani di archeologia pratica”

Domenica 2 ottobre 2016 (ore: 16 - 17.30): Alfredo Frixa (Geologo presso compagnia petrolifera):

"Pietra da Cantoni e .... dintorni"

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Paolo Ricci

Paolo Ricci si è laureato in Ingegneria nucleare al Politecnico di Torino nel 2000. Ha condotto i suoi studi di dottorato negli Stati Uniti, presso il Los Alamos National Laboratory. Dopo un periodo di ricerca nel Darmouth College, sempre negli Stati Uniti, è ritornato in Europa. Ora è Professore Associato presso il Politecnico Federale di Losanna ed è a capo del gruppo di teoria dello Swiss Plasma Center. La sua ricerca è focalizzata sulla fusione con l’obbiettivo di riprodurre sulla Terra le stesse reazioni che avvengono nel Sole e in tutte le altre stelle, per produrre energia pulita. Ha scritto oltre 80 articoli nelle riviste più prestigiose del suo settore di ricerca.

Argomento della conferenza (07 agosto 2016): Come possiamo accendere una stella sulla Terra per produrre energia?

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Marco Spinoglio

Nato a Casale Monferrato (AL) il 28/07/1960, diplomato nel 1978 al Liceo Artistico “Luigi Canina” di Casale, laureato in Architettura nel 1984 al Politecnico di Torino con una tesi sulle “Prospettive della prefabbricazione aperta” (consulente G. Ciribini, relatore G. Cavaglià), ha svolto la libera professione di architetto in provincia di Torino e in Monferrato; ha frequentato per due anni dal 1987 al 1989 i corsi della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino con S. Givone, G. Vattimo, D. Marconi e altri; dal 1992 Docente di Discipline geometriche, architettoniche, arredamento e scenotecnica presso il Liceo Artistico Statale “Renato Cottini” di Torino, dove insegna tuttora Discipline progettuali, architettura e ambiente; attualmente sta sviluppando studi sulla didattica multimediale dell’architettura moderna e contemporanea.

 Argomento della conferenza (21 agosto 2016): Nuovi paesaggi dell’architettura contemporanea

Partendo dal concetto tradizionale di paesaggio, sviluppatosi nella pittura a partire dal tardo Rinascimento fino alle interpretazioni architettoniche e urbanistiche di Wright e le Le Corbusier, si cercherà di delineare sinteticamente e con alcuni esempi importanti le attuali scuole del pensiero architettonico contemporaneo, le quali tendono da una parte sempre più ad eliminare la dicotomia tra città e campagna, tra paesaggio urbano e paesaggio rurale, per giungere al “continuum antropizzato” e razionalmente controllato e dall’altra ad una sempre maggiore attenzione all’inserimento di nuovi edifici ecosostenibili nel tessuto delle città storiche in modo da rinnovarle e rivitalizzarle.

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Marco Spinoglio

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Marco Spinoglio

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 Francesco Poli

Francesco Poli (Torino 1949), insegna all’Université “Paris 8” , Parigi, e a Scienze della comunicazione, Università di Torino.

Collabora con riviste specializzate, tra cui “Arte” e con continuità al quotidiano “La Stampa”.  Tra i volumi pubblicati: Giulio Paolini, Lindau 1990;  La Metafisica, Laterza 2004;  Catalogo generale delle opere di Felice Casorati, (con G. Bertolino), 3 voll., Allemandi 2004;  Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza 2014;  Il sistema dell’arte contemporanea, Laterza (nuova edizione) 2015;  Arte moderna. Dal postimpressionismo all’informale, Electa 2007;  Arte contemporanea. Le ricerche internazionali dalla fine degli anni ’50 ad oggi, Electa II^ed. 2011;  La Scultura del Novecento, Laterza 2015;  Postmodern Art. 1945-Now, Harper Collins Publishers, New York 2008;  Collezionisti d’arte; Non ci capisco niente. Arte contemporanea, istruzioni per l’uso, Electa 2014.

Ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati. Nel 2016 è stato co-curatore di “Cobra- Un’avanguardia europea” (Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, Roma) e “Joan Mirò. La forza della materia”, Museo delle Culture (MUDEC), Milano. Al Museo di Acri ha curato nel 2015 la mostra “Nel blu dipinto di blu”.

 Argomento della conferenza (28 agosto 2016): Artisti superstar. Il mercato dell’arte contemporanea

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Philippe Bridel

 Philippe Bridel è nato a Losanna (Svizzera) il 16 marzo 1947, dove si laurea in Filologia classica (Lingua e Letteratura greca) nel 1969.

1969-1972. Specializzazione in Archeologia classica a Parigi, presso l’Ecole pratique des hautes études, IV sezione.

1971-1972. Partecipa alle due campagne degli scavi svizzeri di Tell el-Hajj (Siria).

1972-1979. Scavi complementari e studio di restituzione del santuario romano del Cigognier ad Aventicum/Avenches (Svizzera).

1979-1982. Membro dell’Istituto Svizzero di Roma.

1983-1986. Prospezione e studio del foro romano di Noviodunum/Nyon (Svizzera).

1987-2012. Archeologo responsabile degli scavi, poi dei monumenti romani di Aventicum/ Avenches.

1976-1999. Membro, poi Direttore esecutivo della Mission suisse d’archéologie copte de l’Université de Genève, sul sito monastico dei Kellia (Beheira, Egitto). Coordinatore delle pubblicazioni fino al 2004.

Argomento della conferenza (03 settembre 2016): Parole del Passato. Brani di archeologia pratica

Il mestiere di archeologo, così affascinante in apparenza, rimane una professione poco conosciuta nella sua diversità. Lo sviluppo recente di numerose specializzazioni porta oggi ad un lavoro in squadre spesso più numerose, che faticano ogni tanto a presentare una visione sintetica delle realtà materiali ed umane da loro scavate e studiate, a darne una visione storica.

Presentando in modo aneddotico ed autobiografico qualche esperienza di esplorazione e di studio in Siria, Egitto e Svizzera, Philippe Bridel, archeologo specialista di architettura romana, tenterà di spiegare come far parlare i ruderi del passato: come possono evocare ai nostri contemporanei gli uomini di una volta, sotto parecchi aspetti della loro vita quotidiana, coi problemi che incontravano, non tanto diversi dai nostri.

Friedrich Nietzsche lo diceva bene: “La parola del passato è sempre simile a una sentenza d’oracolo; e voi non la intenderete se non in quanto sarete gli intenditori del presente, i costruttori dell’avvenire” (trad. di Benedetto Croce).

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Philippe Bridel

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 Alfredo Frixa (Geologo presso compagnia petrolifera)

Di origini trevillesi da parte materna, nasce nel 1955 a Genova, dove si laurea nel 1981 in Scienze Geologiche, discutendo una tesi sulla micropaleontologia (foraminiferi ed alghe) dello stratotipo Serravalliano del Bacino Terziario Piemontese.


Lavora dal 1982 come geologo sedimentologo, presso una nota compagnia petrolifera italiana, dove affronta temi geologici di età diverse, in varie parti del mondo.

Autore di numerose pubblicazioni, ha tenuto seminari sulla geologia del petrolio in varie università italiane e in corsi internazionali. Ha collaborato, tra gli altri, con l’Institut Francaise du Petrole di Parigi e con le università di Potsdam (Berlino) e Leuven (Belgio); è stato correlatore di tesi magistrali e di dottorato (riguardanti anche la Pietra da Cantoni) con le università di Perugia, Genova, Roma e Milano.


Sul territorio, collabora da anni con il Comune e la Biblioteca  “G. Spina” di Treville, l’Associazione Amis d’la Curma di Rosignano Monferrato, Opero per Ozzano Monferrato (Opero),  Ecomuseo della Pietra da Cantoni ed il Comune di Rosignano Monferrato, partecipando come relatore ad alcune conferenze o attività, queste ultime rivolte anche ai ragazzi.

E’ coautore di “Belvedere il Monferrato “ (2009, edito dal “Monferrato” e da Ecomuseo della Pietra da Cantoni) e del “L’industria della Calce e del Cemento in Ozzano” (2011, ed. Opero, volume presentato nel 2012 al Politecnico di Torino). E’ curatore dei siti www.comunetreville.it (sito turistico del comune di Treville) e www.amisdlacurma.it,  nei quali ha inserito anche sezioni geologiche.

Ha iniziato collaborazioni con Associazioni di Camagna Monferrato e Pontestura, su geo-temi diversi dalla Pietra da Cantoni.

 

Argomento della conferenza, organizzata nell’ambito del mese del Pianeta Terra:

“Pietra da Cantoni .. e dintorni” (Domenica 2 ottobre, ore 16-17.30)

Il gruppo Pietra da Cantoni, sul quale sono costruiti molti paesi del monferrato casalese,  è un unità geologica complessa, di età Miocenica (Burdigaliano-Langhiano, 20-13 milioni di anni fa BP), che si sedimentava mentre si stava formando la catena Appenninica, in un periodo di riscaldamento climatico.
La Pietra da Cantoni può essere suddivisa in due parti principali: una parte più antica e di mare poco profondo (cavata per l’industria del cemento) e una più recente e di mare relativamente più profondo (dalla quale si estraevano cantoni per l'edilizia),
Nel corso della conferenza, si parlerà di paesi, paesaggi marini monferrini miocenici, di calcari, marne, finti e veri tufi, di cantoni, di fossili dai microscopici ai giganteschi, della formazione delle colline, di infernot di fonti sulfuree e di quanto sia importante preservare la Pietra da Cantoni. Si farà anche un breve viaggio geo-turistico virtuale,  per conoscere qualche sua “cugina” illustre.

 

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