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IL SINDACO LUIGI BOLTRI |
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Riguardo al suo lungo mandato (30 giugno 1975-giugno 1980), rimandiamo al seguente articolo (collezione A. Frixa e F. Bombonato), scritto da Luigi Angelino e pubblicato su "Il Monferrato" di sabato 27 settembre 1975. L'articolo (riportato sotto integralmente) ben descrive il "difficile clima politico" trevillese, all'inizio del suo mandato. Commenta Francesco Bombonato che organizzò in quel periodo, con l'aiuto anche del Sindaco Luigi Boltri, tre edizioni del "Festival del Lissio trevillese": "Nel Primo Festival del Lissio (agosto 1975), citato dall'articolo suddetto, il ricavato è stato devoluto per la per la missione salesiana in Venezuela - alto Orinoco - dove operava e opera tutt'ora il Salesiano Prof. Carlo Toso. Erano tanti anni che a Treville non si organizzavano feste danzanti (il vecchio ballo a palchetto). Prima della guerra, questi tipi di feste avvenivano il 7 dicembre, in concomitanza della Festa del Santo Patrono, Sant'Ambrogio. Riprendere la tradizione non è stato semplice, ma in quel periodo è stato possibile grazie ad una particolare atmosfera che si era creata in paese. Oltre al ballo ci furono intermezzi con giochi ed animazioni che coinvolsero il pubblico presente... spettacolo innovativo in quegli anni e precursore di quelli di Fiorello e dei vari DJ. Unitamente a questo si sono organizzate diverse iniziative, una per tutte, la raccolta della carta per tutto il paese, con il camioncino offerto con estrema generosità dall'allora vice-sindaco Claudio Godino e con la partecipazione di tutti i giovani trevillesi e villeggianti". "La Seconda edizione del Festival del Lissio (agosto 1976) è testimoniata da "il Monferrato" di sabato 28 agosto 1976. In quell'anno il ricavato fu devoluto per il restauro della chiesa romanica trevillese di San Quirico; anche qui occorre ricordare che siamo stati tra i primi, se non i primi, a pensare a San Quirico e di lì sono partiti gli ulteriori interventi conservativi. Allora era in uno stato disastroso (vedi anche pagina dedicata a S. Quirico di questo sito web, nella sezione "Monumenti e Punti di interesse") "L'anno successivo (1977) è stata organizzata anche una "Terza Edizione del Festival del Lissio". |
TREVILLE: si
piange miseria (Articolo di Luigi Angelino, pubblicato su "Il Monferrato" di sabato 27 settembre 1975) |
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"La situazione è
drammatica. Abbiamo un bilancio di dodici milioni che non bastano per
pagare lo stipendio al personale, si è acceso un mutuo per coprire gli
interessi di un altro mutuo". "Il problema è di fondo – interloquisce amareggiato il segretario - lo Stato ci passa quattro milioni e mezzo come recupero dell'imposta di famiglia, calcolata al valore della lira al 1972. Come si fa ad andare avanti? Il Comune è troppo piccolo per reggersi da solo". |
"Noi, comunque, non ci scoraggiamo
-
prosegue Boltri - siamo convinti che questo paese
può avere un avvenire e a costo di far ulteriori debiti, di rompere le
scatole a tutti, i lavori più urgenti li faremo".
Aggiungiamo che il sindaco
ha l'animus per scuotere un pò i trevillesi dal loro letargo. “Self made
man” è ora un grosso commerciante nel settore delle macchine e dei mobili
per ufficio, ha una casa a Sanremo ("con moglie e quattro figli è un
risparmio”) e «buen ritiro» in località Solìto di Treville, una
splendida collina da cui si (domina il paese con la sua bella
parrocchiale. Innamorato del Solìto, da quest'anno vi si trasferirà
definitivamente contribuendo così a far aumentare la popolazione
scolastica (e le maestre passano così da una a due).
Le attrezzature sportive sono discrete: un
campo da tennis realizzato dallo stesso Boltri vicino alla sua abitazione
e a disposizione dei 62 soci de «Il Solito», altro sodalizio nato per
iniziativa del sindaco. Poi ci sono due campi da bocce privati (Dante
Balbo e Renzo Tribocco); aperti però a chi ne fa richiesta. Infine si sta
cercando di fare un campo di calcio: in zona Piretro due promotori, Benito
Scagliotti e Piero Rastello, hanno aperto all'uopo una sottoscrizione.
Passiamo ad una nota che noi riteniamo dolente, il turismo mancante. “Qui, - conferma Godino - d 'estate fa sempre fresco e in inverno non c'è nebbia. Vi è una notevole richiesta di rustici da riattare". Tra l'altro c'è in pista una sola offerta e salata: una cascinotta con 4 vani abitabili e 2 moggia di terreno a 16 milioni. Tutto questo per germinazione spontanea, anzi: "Dei turisti di Genova, al bar sono stati mandati a casa loro". Mancano precise indicazioni edilizie per chi voglia costruirsi la seconda casa, mancano soprattutto terreni a buon prezzo con relative infrastrutture. Nè si pensa a creare una Pro Loco, organismo che potrebbe avere contributi meglio del Comune. |
Si è organizzato recentemente il
Festival del «Lissio» il cui ricavato -
210 mila lire - è stato destinato all'acquisto di una pompa irrigativa ad
una missione salesiana che opera nell'Orinoco. Interviene il vice: “Ma non diciamole queste cose, è un paese piccolo, col parroco bisogna andare d'accordo. Ricordiamoci il Sindaco precedente e la polemica per la scalinata...”. |
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Boltri: “Quel che è giusto è giusto; il parroco
ha 'scomunicato' Bombonato, non gli fa più fare da lettore in chiesa". LUIGI ANGELINO |