SENTIERI "LA BELLA ESTATE 2004 E 2005"

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utilizzato per i bambini de "La Bella Estate" da Lorena Balbo e Simona Spinoglio nell'agosto 2004

(testo di Alfredo Frixa).

 

Il Sentiero la "Bella Estate 2004" su cartografia CTR raster Regione Piemonte (A. Frixa, 2005)

 

Il percorso, in rosso nella mappa, parte dalla Chiesetta di San Giacomo nel rione "'Nsisa". Da qui si scende a destra, su strada asfaltata, fino al rione "Cascinotto".

Dal "Cascinotto" si scende (in direzione N-O) fino alle valle del Rio di Coda Lunga, dove si incontra il sentiero 713. Lo percorriamo fino alle Fonti del Roncheiz.  Continuando la stessa strada sterrata (direzione sud)  si raggiunge la provinciale denominata "Strada Ducale". Svoltando a destra, verso Cereseto (direzione ovest), si giunge poco dopo alla Fonte Solforosa, mentre svoltando a sinistra (verso est) si risale in paese. La Strada Ducale è completamente asfaltata (solo nel territorio comunale di Treville) ed è anche la strada meno faticosa per ritornare in paese.

 

utilizzato per i bambini de "La Bella Estate" da Lorena Balbo e Simona Spinoglio nell'agosto 2005

(sentiero di Primo Pigozzo, testo di Alfredo Frixa).

Il Sentiero la "Bella Estate 2005" su cartografia CTR raster Regione Piemonte (A. Frixa, 2005)

 

Questo sentiero, inizia alla Cascina Bruciata, ubicata alle porte del paese, tra la Bettola Nuova e la Bettola Vecchia. Dopo un breve tratto di strada sterrata quasi pianeggiante, si giunge sulla Provinciale 32 (e quindi sul tracciato del sentiero 713 bis), nei pressi della sempre misteriosa "Cascina Rossa" (in fase di ristrutturazione dal 2006), nel rione Soliti.

Da notare lungo questo primo tratto sterrato, il sentiero che, verso destra, scende al campo sportivo di Ozzano Monferrato. Questo sentiero, detto "La Mulla", è stato per molto tempo la via principale utilizzata dai trevillesi per scendere ad Ozzano Lavello. Il nome deriva da mulo/mulattiera; alcune famiglie trevillesi, infatti, fino agli anni '60 fecero, lungo questo sentiero, la spola con i muli tra Ozzano e Treville per portare le merci in paese o i bagagli dalla stazione ferroviaria di Ozzano. Inoltre, quasi tutte le generazioni di ragazzi trevillesi l'hanno percorsa in bici o a piedi per epiche partite di calcio con i coetanei ozzanesi.

 

La "Cascina Rossa" dalla strada per Cella Monte (foto GP Morano, 2005)

 

La "Cascina Rossa", nel territorio Ozzano Monferrato ha sempre avuto intorno a sé un alone di mistero. Seminascosta tra il bosco e in gran parte diroccata, la cascina fu in passato abitata da gente molto ricca, che possedeva cavalli e carrozze. Si narra che l'ultima discendente vivesse segregata (per sua volontà) in casa e scrutasse la vita del paese attraverso uno spioncino a forma di maschera teatrale, montato sull'anta della sua persiana. Sapeva tutto di tutti, ma pochi conoscevano il suo volto.

Tornando al nostro sentiero, lungo la SP32, dal Rione Soliti scendiamo alla chiesa di San Quirico.

 

San Quirico (foto GP Morano, 2005)

Da San Quirico, su strada sterrata, si ritorna a Treville, percorrendo a ritroso la prima parte del Sentiero 713: si scende in direzione S-E, verso le sorgenti del Rio di Coda Lunga (vedi "Fontanino" nel sentiero 713) e da qui si risale in paese passando vicino alla Cascina Palude. Il ripido percorso termina in Piazza Devasini, o del "peso pubblico"... partenza del Sentiero 713... e qui si chiude il "giro" dei sentieri trevillesi.